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14 luglio, prima riunione della presidenza Di Palma

La prima riunione con la presidenza di Francesco Di Palma ha avuto luogo in via telematica il 14 luglio. L’occasione, ha anticipato virtualmente la spillatura delle nuove socie Claudia Mandato e Antonella La Porta, in perfetta sintonia con le indicazioni del presidente del Rotary International Holger Knaack, riportate ai Soci dal Segretario Antonio Ascione, intervenuto per conto del Governatore del Distretto 2100 Massimo Franco. L’invito che giunge dalla convention di San Diego mira a rivoluzionare i Club attraverso il ringiovanimento della compagine sociale e con il continuo aumento della presenza femminile come parte attiva. L’obiettivo è quello di fare nuovi piani strategici quinquennali su tematiche più attuali, per interessare davvero i soci e stimolarli alla partecipazione. Di Palma è il primo presidente della storia del Rotary Club Napoli il cui insediamento è avvenuto attraverso una riunione virtuale, ma non per questo meno partecipata, in attesa di uno scambio delle consegne da formalizzare anche per le vie tradizionali, rinviato ai mesi autunnali a causa della pandemia.

 

14 settembre, visita del Governatore ai Club della Zona Neapolis 1

Sempre grazie alle opportunità offerte dalle tecnologie digitali, è stato possibile dar luogo alla visita ufficiale del Governatore del Distretto 2100, Massimo Franco, ai Club della Zona Neapolis 1 e relativi Club Rotaract e Interact: insieme con il Rotary Club di Napoli, i Rotary Club Napoli Angioino, Napoli Castel dell’Ovo, Napoli Castel S. Elmo, Napoli Chiaja, Napoli Est, l’E-Club of Italy South 2100 e i Rotary Club Pozzuoli e Isola d’Ischia. L’incontro, con la presenza dei coordinatori della Zona Neapolis 1 Giuseppe Sartorio, Gabriele Cricri e Corrado Moschitti, dell’intera squadra distrettuale, dei past governor Guido Parlato e Michelangelo Ambrosio e dei presidenti di tutti i Club interessati e relativi Rotaract e Interact, si è tenuto con collegamento via Zoom lunedì 14 settembre.

Nel suo intervento di presentazione, Francesco Di Palma ha ricordato i numeri del Rotary Club Napoli, di cui è il 96mo Presidente, con 108 soci, di cui 18 donne, la cui presenza è raddoppiata negli ultimi 4 anni. Fra i progetti del Club citati dal Presidente il Premio Maria Jacopetti, il progetto Mario Florio, il Premio Giovani Biologi, il Premio Giovani Giornalisti, il Premio Savy per i non vedenti giunto alla XX edizione, il premio Raffaele Pallotta d’Acquapendente istituito lo scorso anno, il varo della piattaforma informativa “Rotary Per Napoli”. Fra le iniziative, il Presidente ha annunciato il nuovo step d’avanzamento del restauro del Retablo della Santa Croce, dipinto di notevole formato e di grandissima importanza attribuito a Pietro Buono, che sarà ricollocato nella sua sede originaria, la monumentale Chiesa della Augustissima Compagnia della Santa Croce, contribuendo alla rinascita del quartiere di Forcella, dalla quale fu asportata per precauzione nel 1980, dopo il terremoto. A questi progetti si affiancano temi di attualità sostenuti dalle diverse commissioni, inerenti le esigenze del territorio, in continuo adeguamento con le linee guida distrettuali, quest’anno dedicato al verde e alla salvaguardia dell’ambiente. Dopo Di Palma, ha preso la parola Francesca Molino, presidente del Rotaract Club Napoli, 25 membri e 3 aspiranti, in maggioranza donne (15), uno dei Rotaract più antichi d’Italia.

Il Governatore del Distretto 2100 Massimo Franco ha preso la parola dopo aver ascoltato gli interventi di tutti i rappresentanti dei Club della Zona Neapolis 1.

A seguire, il discorso tenuto dal Governatore, la cui visita virtuale sarà, non appena le condizioni lo consentiranno, replicata “dal vivo”, nelle forme a noi più care e consuete.

“Siamo tantissimi, a testimonianza della grande capacità e dell’attaccamento che il nostro Distretto evoca. Rivolgo i complimenti a tutti i presidenti per la formazione e le attività che abbiamo svolto nonostante una situazione del tutto imprevedibile e imprevista. Ho iniziato l’attività di formazione come Governatore con questo strumento, poi dagli inizi di luglio, dato che le condizioni lo hanno permesso, ho avviato incontri con i Presidenti dei club e coi Segretari, almeno per la consegna delle cravatte e dei foulard, è stata un’occasione utile per vedere quanto il nostro distretto sia vivo e attivo, come dimostrano le relazioni al nostro incontro di oggi sia dei Presidenti dei Rotary, sia dei Rotaract e degli Interact, per capacità di programmazione e visione.

Sfogliando le otto pagine di icone dei partecipanti a questo nostro incontro mi viene la voglia di salutare uno ad uno, ma ho la certezza che non mancherà occasione per farlo al più presto di persona.

Auspichiamo un rapido ritorno alla normalità, ma andiamo avanti rispettando la richiesta di prudenza che ci arriva dal Rotary. Significativo è lo spirito che traspare da un breve estratto dal discorso del presidente internazionale Holger Knaack all’assemblea di San Diego, alla quale ho avuto l’opportunità di partecipare.

‘Come vedete il Rotary non è solo un club a cui affiliarsi, è un invito a innumerevoli opportunità. Crea opportunità per servire, ha un progetto grande e storico come End Polio Now e anche in piccoli progetti nella comunità, dove potreste sempre piantare un albero. E crea opportunità per te, di vivere una vita più ricca e più significativa, con amici in tutto il mondo, basata sui nostri valori fondanti. Da Rotariani, siamo benedetti ad intraprendere ruoli di leadership in questo meraviglioso momento per la nostra organizzazione. Ogni cosa che facciamo crea un’altra opportunità per qualcuno da qualche parte. Per questa ragione, il tema per il nostro anno è: ROTARY OPENS OPPORTUNITIES’.

Vi invito all’ascolto del discorso completo, che abbiamo pubblicato sul sito del Distretto, 25 minuti ricchi di contributi e di stimoli, un’occasione per ascoltarlo insieme con il vostro consiglio direttivo, i soci, e discuterlo. Ci sono veramente tanti spunti importanti. Era stato pronunciato prima degli accadimenti che hanno sconvolto le abitudini in tutto il mondo, ma è ugualmente di grande ispirazione.

Venendo al tema dell’anno, più evocativo in inglese, la traduzione ‘Il Rotary crea opportunità’ fa perdere il senso dell’apertura, nell’immagine simboleggiata dalle tre porte rappresentative delle tre nostre anime, quella amaranto del Rotaract, la gialla del Rotary e la blu dell’Interact. Tre porte aperte ai territori, e con i loro interventi i Presidenti hanno dimostrato che il nostro Rotary napoletano, campano e del nostro Distretto, è aperto al territorio.

Il Presidente internazionale ribadisce il concetto di cambiamento, al quale ho personalmente aggiunto il concetto di Rotary 4.0. Per Holger Knaack se il Rotary vuole realizzare il suo destino, deve essere evolutivo in ogni tempo, rivoluzionario in qualche occasione, come sosteneva Paul Harris: ‘Questo è un mondo che cambia e noi dobbiamo essere pronti a cambiare con esso’.

Cambiare è importante, lo stiamo dimostrando con la nostra capacità di adattamento, ma attenzione: Knaack ci richiama al legame con i nostri valori fondamentali: leadership, amicizia, diversità, servizio, integrità. E ci ricorda un test forse un po’ dimenticato: il test delle 4 domande, che voglio riportare stasera per me stesso e per tutti voi. Recita così:

… ciò che penso, dico o faccio

1) è la verità?

2) è giusto per tutti gli interessati?

3) promuoverà la buona volontà e migliori rapporti d’amicizia?

4) sarà vantaggioso per tutti gli interessati?

Questo semplice test può fare da guida ai nostri progetti, alle nostre attività nei club, ma non solo, nella nostra attività professionale, da rotariani. E può essere molto utile anche a sciogliere qualche eventuale piccolo malinteso nei nostri Club.

Il Presidente internazionale ci chiede anche:

– Nuovi modelli di Club, accezione che comprende la nuova modalità di organizzazione della vita del Club

– Riunioni strategiche, per discutere come il Club dovrebbe essere fra 5 anni. Vi invito a fare questo esercizio formativo nei vostri direttivi e nei vostri Club.

– Selezione attenta dei nuovi soci. Per il primo anno il presidente non ha dato a noi governatori un obiettivo quantitativo, ha detto: curate la qualità dei soci. C’è una frase molto bella nel discorso di Knaak: ‘Selezionate con attenzione i soci, si diventa rotariani per esserlo per tutta la vita’.

– Impegno sulla polio, il 26 settembre avrò un incontro con il presidente via Zoom, a fine agosto è stato dato l’annuncio che il continente africano è finalmente libero dalla polio, restano solo due paesi: Pakistan e Afghanistan, il nostro impegno deve essere forte, continuare su questo importante progetto, il 24 ottobre celebreremo la giornata mondiale per debellare la polio, vi invito a svolgere iniziative e a raccogliere fondi per questo importante progetto.

– Aprire le porte del Rotary ai rotaractiani e ai giovani professionisti è un’altra esortazione che parte dal presidente internazionale, che ho visto raccolta dai presidenti intervenuti oggi, ricordo che dal primo luglio abbiamo l’Elevate Rotaract, che è ora una forma di affiliazione del Rotary International.

– Attenzione all’ambiente, che diventa la settima area del Rotary International, già da quest’anno avremo progetti distrettuali sull’ambiente e a partire dal 2021 ci saranno progetti globali sulla sostenibilità.

Venendo ai nostri obiettivi, con i Presidenti ci siamo dati questa agenda:

Cambiare il modo di pensare e di agire, ‘cambiare non stravolgere’, un Rotary 4.0 che vuole enfatizzare i valori fondanti – Amicizia, Integrità, Diversità, Servizio, Leadership -. Vogliamo riportare i Club al centro, il Rotary dei territori, con un piccolo sogno, un progetto sulla sostenibilità ambientale.

Ma abbiamo anche detto di voler valorizzare ogni singolo socio, in un momento così difficile, attraverso una comunicazione integrata. Ho sentito parlare molti di voi sull’utilizzo di piattaforme digitali, ma vanno impiegati tutti i metodi possibili, con le dovute cautele. Per emozionare, puntare all’eccellenza e rendere efficaci e produttivi gli eventi distrettuali abbiamo costituito gruppi di lavoro sulle aree tradizionali Salute, Istruzione, Giustizia, Alimentazione, Conservazione ambientale, Economia e società.

Quello che vi chiedo è di fare un salto di paradigma. La sfida consiste nel passare da ‘abbiamo sempre fatto così’ a ‘come possiamo fare meglio’. O, ancora: come possiamo fare del nostro meglio, data la vastità del territorio del nostro Distretto, nel cui ambito ciascuno può fare del proprio meglio in modo diverso. In questa situazione e in queste condizioni quali possono essere le opportunità?

Bene, io sono convinto che i nostri obiettivi si allineino conservando la nostra azione di servizio nel post crisi. Ci attendono mesi non facili, alla pandemia sanitaria si aggiungerà quella economica e sociale. Quando verranno meno gli ammortizzatori sociali e i blocchi ai licenziamenti emergeranno nuove povertà e maggiori difficoltà. Il Rotary ha un ruolo importante, vicino ai territori così come lo è stato durante la fase di lockdown. Tutto questo andrà fatto garantendo la sicurezza dei nostri soci e attraverso comportamenti responsabili”.

 

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