Nato a Napoli nel 1923, è stato un magistrato della Repubblica italiana. Dopo la prima nomina presso il Tribunale di Milano nel 1952, si sposta nel 1957 al Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi occupandosi prevalentemente di diritto civile. Trasferito a Napoli presso il Tribunale per i Minorenni, ne è stato prima Consigliere, Giudice di sorveglianza e poi Presidente dal 1986. Si è sempre occupato con molto impegno dei giovani che ha incontrato, tentando di comprenderne le storie e le profonde ragioni di disagio. Era rimasto colpito dalla genialità e destrezza di Agostino ‘o pazzo’ che negli anni ’70, a bordo di una motocicletta, era riuscito più volte a sfuggire alle forze dell’ordine. Lo aveva dovuto sottoporre ad una misura di detenzione rivelatasi efficace, trovandolo poi rigattiere in via Tribunali. Particolare cura ha dedicato alle attività rieducative che, nello stesso periodo, iniziavano ad implementarsi nell’Istituto penale di Nisida, grazie anche alla figura di Eduardo de Filippo e al modello sdoganato dall’Istituto penitenziario minorile di Airola nel beneventano. Lo animava la passione per il mare e per la meccanica, oltre ad essere produttore di vino. Ha curato il restauro e la riapertura della casa di famiglia in piazza S. Eframo vecchio, Villa di Donato, dove aveva a lungo vissuto.
Nell’anno di Presidenza rotariana Antonio de Mennato ha organizzato incontri su temi di spessore sociale e di attualità invitando personalità del mondo della cultura, della scienza, dell’arte, del giornalismo e della medicina. Si è conversato sulla formazione professionale dei giovani e sulla necessità di recuperare l’artigianato nelle sue tante forme, di raccolta differenziata e di riciclo dei rifiuti insegnato alle nuove generazioni, di garanzie delle comunicazioni, di medicina nucleare, di Caravaggio uomo e artista, degli apparati di sicurezza della città e degli interventi umanitari in Kosovo, della figura del difensore civico, dell’uso del viagra, di alcuni particolari usi e costumi napoletani. Sono stati realizzati quattro viaggi culturali, con visita ai relativi Club Rotary, a Strasburgo, Venezia, Palermo e Sardegna.