Gaetano La Gioia, nato a Napoli nel 1933, laureato in Ingegneria civile settore trasporti a Napoli, è stato per molti anni attivo nei lavori pubblici impegnandosi in incarichi di rilievo soprattutto nel settore dell’urbanistica.
Professionista serio e preparato è entrato nel Rotary Club Napoli nel 1984 ricoprendo per molti anni la carica di segretario. Durante la sua Presidenza ha festeggiato i 75 anni dalla fondazione del Club organizzando una mostra e redigendo una pubblicazione commemorativa della storia del Rotary Club Napoli dalle sue origini (1924-1999). In occasione di tale importante anniversario ha voluto ristabilire l’abitudine di festeggiare le principali ricorrenze del Club al Bertolini’s Hall, ove si era svolta la prima riunione ufficiale nel dicembre 1924. Ha dato l’avvio ad uno dei progetti più longevi del nostro Club, il Corso di Informatica per non vedenti ed ipovedenti curato, nel suo primo anno, dal prof. Carlo Savy, socio immaturamente scomparso. Negli anni successivi Gaetano La Gioia si è impegnato a proseguire tale progetto, intitolando tutti i cicli successivi alla memoria del compianto socio: i Corsi Savy, hanno superato ormai il giro di boa del 20° anno. Ha curato di far conoscere alcune importanti aziende del territorio organizzando visite guidate agli impianti della Birra Peroni di Miano e della Café do Brasil spa produttrice del caffè Kimbo; di particolare rilievo è stato l’incontro con il prof. Andrea Ballabio, che ha illustrato l’attività del TIGEM e il trasferimento da Milano a Napoli, e parimenti lodevole l’aver determinato un rapporto continuativo con i canali di comunicazione esterna. Di rilievo l’iniziativa di istituire il “Premio per l’Imprenditorialità”, volto a incrementare la scarsa cultura d’impresa a Napoli. Con la precipua collaborazione del socio Gaetano de Donato ha avviato il “Progetto Rotary 3-A”, per prevenire la mortalità dovuta alla rottura dell’Aneurisma dell’Aorta Addominale, predisponendo uno screening nell’area di Secondigliano. Infine, non si può dimenticare la sua attiva partecipazione alla Compagnia filodrammatica de “I Temerari”, sotto la guida del socio Marcello Lando. Interesse e impegno lo hanno accompagnato nell’assidua presenza ai Congressi ed ai forum distrettuali e interdistrettuali. Si è spento nel gennaio 2024.