a cura di Attilio Montefusco*
Il Rotary è un’organizzazione nata da oltre un secolo, fondata sull’amicizia e la solidarietà fra gli uomini e sul “service”, ovvero, quell’essere utile agli altri, andando oltre i propri interessi, per generare soddisfazione, benessere e felicità.
Il “service” necessita, pertanto, di rinnovarsi continuamente per adeguarsi all’evolvere del tempo, degli interessi e delle relazioni tra le diverse comunità: etnie, popoli, nazioni, città, quartieri e qualsivoglia aggregazione socio-economica.
Il “Rotary connette il mondo” è il motto dell’anno 2019/20 al quale mi sono ispirato per creare quello del Rotary Club Napoli: “ Connettere e condividere per essere sostenibili“, che si è rivelato quanto mai attuale ed appropriato ai giorni nostri, alla ricerca di nuove fondamenta per un futuro migliore.
Già un anno fa, quale coordinatore del Gruppo Partenopeo del Rotary International, costituito dai 10 club storici dell’Area Partenopea (Napoli, Napoli Nord, Napoli Ovest, Napoli Nord Est, Napoli Sud Ovest, Napoli Castel dell’Ovo, Napoli Est, Napoli Chiaja, Napoli Posillipo, Napoli Castel Sant’ Elmo), ho proposto per questo anno rotariano, trovando l’unanime consenso di tutti i Presidenti incoming, l’attivazione di un unico progetto comune proiettato alla valorizzazione del patrimonio dei Beni Culturali, Sociali ed Ambientali, Materiali ed Immateriali (di seguito Beni CSA) di Napoli, finalizzato a promuoverli opportunamente.
Il programma, in fase di realizzazione, è incentrato sull’attivazione di un punto di aggregazione on-line di competenze e di interessi di tutti gli stakeholder dei siti sedi di Beni (CSA), dagli esperti, docenti e studiosi, agli enti ed alle imprese ed a tutti gli operatori economici quali commercianti, artigiani, professionisti, nonché gli stessi abitanti e le scuole e le università del territorio, dovendosi prevalentamente cercare di coinvolgere i giovani nelle nostre attività.
L’obiettivo è quello di arrivare ad un territorio riqualificato attraverso modalità partecipata, mettendo in contatto le parti per definire proposte condivise da sottoporre alle istituzioni. Lo strumento è rappresentato da un luogo virtuale, un portale web, in cui divulgare le attività che i Club fanno sul territorio, proporre idee innovative, raccogliere suggerimenti su cui aprire una discussione, il tutto al fine di avviare partenariati, incoraggiare la cooperazione tra soggetti pubblici e privati con l’intento di far crescere la attrattività del territorio e valorizzare la sua offerta culturale, turistica, produttiva, artigianale, ecc..
C’è una consolidata tradizione di tale tipologia di interventi nei Club Rotary del Gruppo Partenopeo, che raccolti insieme e resi noti, sono un esempio dell’essere Rotary e possono rappresentare un modello di riferimento per creare nuove occasioni di crescita per il nostro territorio.
Un concreto esempio derivato da questa convergenza di interessi ed intendimenti è rappresentato dal progetto sinteticamente denominato “Retablo”, attivato recentemente, che vede il Gruppo Partenopeo impegnato a partecipare ad una più vasta iniziativa di recupero e riqualificazione del quartiere di “forcella “, sul modello di quanto già attivato in quello della “sanità “, collaborando con l’Arciconfraternita della ” Augustissima Compagnia della Santa Croce ” al programma di riapertura e rifunzionalizzazione della omonima Chiesa, chiusa dal terremoto del 1980, sostenendo finanziariamente, il restauro conservativo del “Retablo“, dipinto quattrocentesco di notevoli dimensioni e di grandissima importanza, rappresentante la pala d’altare da ricollocare nella Chiesa e poterla così riaprire, in uno alla sagrestia, al coro, al giardino, e rendere così nuovamente fruibile alla comunità l’intero complesso monumentale.
In occasione di questa “terza guerra mondiale”, così come è stata definita, e tale si va sempre più delineando, la pandemia del CoViD 19, generata da questo maledetto “corona virus”, il Rotary International si è immediatamente mobilitato con iniziative a diverso livello fornendo strumenti e strutture direttamente ad alcuni ospedali distribuiti in Italia, direttamente impegnati nel combattere l’emergenza sanitaria ed in particolare nel nostro Distretto stanno riguardando il Cotugno a Napoli e l’ospedale di Reggio Calabria.
Naturalmente tutti i Club Rotary hanno sospeso le attività conviviali tradizionali, sostituendole con teleconferenze, in particolare i Club del Gruppo Partenopeo unanimamente hanno deciso di destinare tali risparmi ad affrontare l’emergenza sociale, attivando iniziative, sia condivise, sia in piena autonomia, come quelle realizzate a supporto innanzitutto dello sforzo dei medici (tra cui molti rotariani), degli infermieri e delle strutture sanitarie del territorio più coinvolti, con dirette donazioni a sostegno di specifiche azioni come quella, particolarmente significativa, del “Club Napoli Posillipo” all’ospedale Cotugno, oppure la fornitura di trentacinque tute protettive del “Club Napoli Nord Est” al Cardarelli, od ancora la donazione di due coppie di monitor multiparametrici, all’ospedale Monaldi dai Rotary Club “Napoli Est” e “Napoli Chiaja”; in particolare quest’ultimo Club ha donato, altresì, trenta flussimetri all’ospedale Loreto Mare e 500 mascherine per gli operatori della Croce Rossa. Altre 3000 mascherine sono state donate dal “Club Napoli Castel dell’Ovo” all’ospedale Pascale
Numerose sono, inoltre, le iniziative a sostegno degli organismi impegnati a diverso titolo nel supportare i meno abbienti per soddisfare le loro esigenze primarie, come le mense delle Chiese di Santa Brigida e Santa Lucia, che anche se con le cucine ferme continuano ad assistere i meno fortunati, a cui il “Rotary Club Napoli” ha assicurato una fornitura di derrate alimentari e prodotti per l’igiene, nonché un contributo per consentire l’acquisto diretto di prodotti freschi al fine di confezionare e distribuire presso tali Chiese pacchi da asporto insieme ad Unitalsi e Caritas. Anche il “Club Napoli Posillipo” sta supportando la Basilica di Santa Lucia a mare in una distrbuzione porta a porta di una cospicua fornitura di derrate alimentari, prodotti di prima necessità e mascherine, queste ultime rese disponibili, grazie all’Ordine dei Medici di Napoli.
Il Club di Napoli ha, altresì, acquistato dei computer per consentire a bambini disagiati di seguire da casa le lezioni scolastiche attivando una collaborazione con la comunità di Sant’Egidio; in particolare, va evidenziata la collaborazione attivata con tale Ente dal “Club Napoli Castel dell’ovo”, mettendo a punto un articolato programma di aiuto per superare questo terribile momento, oltre a circa 4000 euro di generi alimentari distribuiti da due Chiese Santa Lucia al Monte e Materdei. Anche Il “Club Napoli Chiaja” ha reso disponibile pacchi di generi alimentari sufficienti per una settimana per 100 famiglie e 500 kg di farina dei Mulini Caputi, distribuendoli ai bisognosi in diverse Chiese di Chiaja-Posillipo ed alla mensa delle suore dell’Arco Mirelli.
Vanno, inoltre, evidenziati i progetti, in fase di avviamento: “Restiamo a casa …ma con la spesa” che vede il “Club Rotary Napoli Nord”, in partenariato con l’associazione AltraNapoli Onlus, la Fondazione con il Sud e l’Associazione dei Commercianti di Forcella per assistere famiglie e persone in difficoltà economiche, distribuendo beni alimentari grazie al coinvolgimento dei piccoli commercianti del quartiere, in modo da ottenere il doppio effetto di sostenere anche le micro imprese del territorio ed il progetto denominato “Futuro Remoto”, attivato in partenariato con l’UCID, destinato ad affiancare quanti in difficoltà nel districarsi per ottenere i benefici fiscali ed economici del Decreto Cura Italia, potranno avvalersi gratuitamente delle competenze dei soci dottori, commercialisti, avvocati, ecc.
Come ampiamente evidenziato i singoli Club del Gruppo Partenopeo, in questa emergenza si sono impegnati a coinvolgere il più possibile Enti ed organismi per dare efficacia ed efficienza alle loro azioni ed ampliare la loro area di intervento. Il “GRUPPO”, inoltre, si è fatto promotore di una raccolta fondi al proprio interno a cui hanno partecipato sette club per la fornitura di derrate alimentari per 7.000 euro alla Chiesa del Carmine che, come è noto, sta facendo sforzi immani per il numero sempre crescente di bisognosi che si rivolgono alla loro mensa, l’unica con una cucina funzionante ancora a pieno regime. Nel merito un ringraziamento va al Presidente del Rotary Club Capri che ha partecipato a questa iniziativa, garantendo qualità e quantità a questa fornitura, anche aggiungendo un intero bancale di pasta ed altri generi di prima necessità. Sempre collegialmente, nel quartiere di San Giovanni, su proposta del “Club Napoli Ovest“, il Gruppo Partenopeo ha aderito, già dalla fine dello scorso anno ad un programma, sinteticamente denominato “Cibo Sospeso“, che è andato ben oltre gli obiettivi prefissati, coinvolgendo Imprese ed Organismi campani, raccogliendo, grazie all’impegno di un gruppo di soci, non solo derrate alimentari, ma anche una vagonata di abiti nuovi e di vestiario in genere, da distribuire, anche con l’attivazione di una tessera a scalare “Cibo Pay” per consentire ai meno abbienti di diluire nel tempo la fruizione di tutti i beni raccolti.
Certamente sto dimenticando qualche altra iniziativa; comunque, posso già anticipare, che sono in corso di definizione ulteriori e diverse altre attività, sia come singoli Club, sia come Gruppo e che continueremo ad impegnarci a progettare e sviluppare iniziative, creando collaborazioni ed ampliando sempre più i coinvolgimenti di Enti ed Organismi per affrontare questo cambiamento epocale, che nella “Fase 2” di questa emergenza sarà incentrato sulla individuazione di nuove ed innovative iniziative da realizzare a sostegno della ripresa economica e della sopravvivenza delle piccole e piccolissime imprese, che da sempre rappresentano l’ossatura portante del nostro sistema Paese e che specie nel Sud avranno bisogno di nuove opportunità finanziarie e creditizie, nonchè di tecniche operative, risultanze scientifiche immediatamente cantierabili e sistemi gestionali adeguati ad avviare un nuovo processo di crescita
L’impegno principale sarà, comunque, di cercare di andare oltre la beneficienza e la solidarietà, dettate dal momento contingente, e di riprendere a svolgere, prima possibile, il ruolo di promotore di sviluppo sul territorio, creando amicizia, benessere e nuove occasioni di rilancio socioeconomico per una crescita più sostenibile della nostra Napoli e dell’intera nostra Madre Terra.
*coordinatore del Gruppo Partenopeo a.r. 2019-20