Nato a Napoli ed ivi deceduto (1937-2020), si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Napoli, conseguendo la specializzazione in Clinica delle Malattie nervose e mentali con il massimo dei voti e lode. Onorando una consolidata tradizione familiare nel campo scientifico e dell’impegno civile, risalente al nonno Prof. Leonardo Bianchi (1848-1927), riconosciuto tra i fondatori della Neurologia italiana e Senatore del Regno, e al padre Vincenzo (1878-1940), docente di Neurologia nell’Università di Napoli e Deputato al Parlamento per 5 Legislature, ha intrapreso la carriera universitaria dal 1973. Dopo un’importante esperienza di ricerca e docenza in Francia, ha ricoperto il ruolo di Professore Associato di Neurofisiopatologia, unitamente all’insegnamento di Biofisica e Tecnologie Biomediche nella Facoltà di Medicina e Chirurgia nell’Università di Napoli Federico II.
È stato autore di numerose pubblicazioni sui temi delle epilessie cliniche e sperimentali, sui neuro trasmettitori e sulle correlazioni TC-EEG, nei tumori cerebrali e in altre patologie encefalitiche. Ha partecipato a moltissime Commissioni istituite dal Governo Italiano e dal Ministero della Sanità in vista della riforma sanitaria e della migliore organizzazione delle relative strutture. È stato a lungo membro del Comitato tecnico scientifico per la programmazione sanitaria ministeriale. Per tali attività ha ricevuto dal Presidente della Repubblica l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica e la medaglia d’argento al Merito della Sanità Pubblica. Per l’impegno scientifico ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Francese l’onorificenza di “Chevalier de la Legion d’Honneur.
LAST è stato il motto della sua Presidenza, acronimo di quattro valori fondamentali che hanno ispirato le attività svolte: Libertà Amicizia Solidarietà Tolleranza. La libertà in rapporto all’informazione e alla giustizia ha dettato una serie di significative conversazioni. L’amicizia è stata consolidata attraverso un viaggio a Barcellona e in Provenza per dar vita ad un gemellaggio con il club di Marseille St. Jean. La solidarietà è stata oggetto di relazioni vertenti sullo smaltimento dei rifiuti, sull’attività vulcanica del Vesuvio e sulla protezione civile; ha previsto la distribuzione di doni ai bambini ospedalizzati in occasione dell’Epifania e la promozione, insieme agli altri club cittadini, di un Centro mobile di Geriatria facente capo all’Università di Napoli Federico II.